Alice Munro, Chi ti credi di essere?

Rose è Alice

Alice Munro, Chi ti credi di essere?

Alice Munro
Chi ti credi di essere?
Traduzione di Susanna Basso
Einaudi 2012

 

Già, cara la mia Alice, chi ti credi di essere?
Sei forse Rose? Alice – Rose cresce in un piccolo paese, West Hanratty, in una realtà provinciale dalla quale tenta in tutti i modi di fuggire, ma alla quale ritornerà, almeno con il cuore, perché scopre, nel corso della sua vita, che le proprie radici sono vitali e non si possono spezzare: il rischio è di perdersi (“… albeggiava già in Rose un senso di lealtà: Ormai sicura di poterne uscire, si rafforzava dentro di lei uno strato di lealtà protettiva intorno ad ogni ricordo, dal negozio al paese, alla campagna piatta noiosa e un po’ trasandata”).
Dieci capitoli, dieci racconti, ognuno con una propria autonomia, narrano l’esistenza di Alice – Rose, dall’infanzia all’età adulta: la piccola Rose in conflitto con la matrigna Flo, donna che avrà un’importanza fondamentale nella sua vita (e com’era il rapporto di Alice Munro con la madre?), poi la scuola di base e il liceo, la fuga verso Toronto, l’università e l’amore di Patrick, il matrimonio, la figlia Anne, le avventure sentimentali, e la vita che scorre in mezzo ad aspirazioni più o meno frustrate, tra delusioni e ricordi, per ritornare a Flo, figura emblematica che rappresenta il desiderio di affrancarsi in perenne conflitto con la paura di perdere qualcosa di sicuro e consolante come un rifugio.
Attraverso il quotidiano (“Un tegame può rivelare perfidia, il disegno sul pavimento guardarti con aria di scherno: è il tradimento, l’altra faccia del quotidiano”), Rose acquisisce una saggezza di “sopravvivenza” che ne fa un personaggio toccante. E nessuno sa essere così toccante sotto l’apparenza del distacco come Alice Munro.

Sommario:

Botte da re
Privilegio
Mezzo pompelmo
Cigni selvatici
La Mendicante
Un’avventura
Provvidenza
La fortuna di Simon
Lettera per lettera
Chi ti credi di essere?

Imparare a sopravvivere, non importa a costo di quante precauzioni e vigliaccherie, di quali paure e brutti presentimenti, non è la stessa cosa che essere infelici. È troppo interessante.

 

 

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