MATISSE. LA FIGURA
a cura di Isabelle Monod-Fontaine
mostra 22 febbraio – 15 giugno 2014
Ferrara. Palazzo dei Diamanti
Matisse, la gioia di vivere, il colore, la spontaneità, la semplicità. Un pittore che ha attraversato un periodo lungo della pittura, denso di “ismi”, e che è rimasto costantemente se stesso a dispetto di mode e correnti; fermo? Come scrive Renato Barilli, nel momento in cui il cubismo dettava legge, l’artista sembrò essere uno di “quelli che restano”; in realtà il cubismo passò e lui, fermo sulla riva, vide passare il cadavere del suo “nemico” (Picasso cubista).
Matisse era lì e gettava pennellate, creava forme, tracciava linee, insomma strutturava un universo imprescindibile per chiunque volesse dedicarsi alle arti figurative.
Tutto ciò ci viene raccontato dalla mostra Matisse.La figura.
Reduce dalla mostra di Vicenza (versoMONET), costruita per attirare pubblico, apprezzo il rigore scientifico con cui la curatrice ha saputo tracciare il percorso artistico di Matisse, che della figura ha fatto il suo tema dominante (“Quel che più mi interessa non è la natura morta, né il paesaggio, ma la figura. La figura mi permette più degli altri temi di esprimere il sentimento, diciamo religioso, che ho della vita.” Henri Matisse 1908).
Certo, se uno vuol andare a naso in su, senza porsi domande, e lasciarsi accarezzare lo sguardo, può rimanere incantato dalle grandi forme semplificate, dalle stesure di colore piatto, dai ritagli vivacissimi del papier découpé, ma la mostra propone molto di più: con quel rimando continuo tra pittura, scultura, disegno ci fa entrare nel laboratorio di Matisse, ci svela la sua capacità, sublime capacità, di “andar via leggero, di far danzare le figure attraverso emersioni minime, ma sicure, da un’incantata tappezzeria multicolore”, ed ancora “una maestria sovrana nel tinteggiare gli spazi, dentro, fuori, attorno…” (R.Barilli).
Una mostra, dunque, che non riempie solo gli occhi, ma ci propone conoscenza.
Le opere sono oltre cento tra dipinti, disegni, sculture, creazioni su carta.
La presentazione è cronologica (ma non solo) e si articola così:
– Matisse prima di Matisse (1899-1903)
– Il periodo fauve (1905 – 1908)
– La deformazione espressiva: Nudo disteso e La serpentina (1907-1909)
– Ritratti (1910-1918)
– I nudi di schiena (1909-1917)
– Nizza (1919-1929)
– Ninfe e fauni (1932-1943)
– Gli anni prima della guerra (1938-1940)
– Temi e variazioni (1940 – 1947)
– L’atelier di Vence (1946 – 1952)
– Gli ultimi anni (1946-1952)