Luis Sepúlveda
Un viejo que leía novelas de amor
Tusquets editores 2009
Da una parte l’avidità tristemente famosa dei colonizzatori bianchi, dall’altra un mondo in cui il denaro non ha senso, è superfluo, perché conta molto di più saper convivere con la natura e le sue minacce. Minacce, del resto, provocate dalla stupidità malvagia dell’essere umano che, quando coniuga imbecillità e cattiveria, genera catastrofi. ( http://www.fatimabechini.com/2012/09/08/ )
Da una parte coloni, cercatori d’oro, cacciatori senza scrupoli, fotografi arroganti che credono di poter comprare tutto, dall’altra un vecchio che ha imparato a vivere in armonia con la foresta dagli indigeni shuar. Un personaggio indimenticabile, con una dimensione mitica: si vorrebbe averlo conosciuto; ha il fascino di certi vecchi patriarchi che racchiudono in sé tutta la sapienza che serve per sentirsi al sicuro; ma che portano sulle spalle anche tutta la tristezza di chi vede trionfare la distruzione del suo mondo e prova sollievo solo allontanandosi da questa barbarie grazie alla lettura di romanzi d’amore. («…en pos… de sus novelas que hablaban del amor con palabras tan hermosas que a veces le hacían olvidar la barbarie humana).
E proprio a lui tocca di affrontare la femmina di tigrillo ( http://it.wikipedia.org/wiki/File:Tika2009Jan24.jpg ) impazzita perché un “hijo de puta” ha sterminato i suoi cuccioli e ferito a morte il maschio che li vegliava.
L’ultimo capitolo ha un andamento epico, il vecchio e la belva si studiano, si osservano, si inseguono e si sfuggono, sono alla pari, non si odiano – l’odio che li oppone non è il loro.
La conclusione è commovente.
In questa storia tutto è esuberante: il paesaggio equatoriale, gli ornamenti degli indios shuar, la vegetazione e la fauna, l’acqua dei fiumi e della pioggia, la ferocia “giusta” della selva, e soprattutto lo spagnolo di Sepúlveda così drammatico e pittorico, così ricco e colorato.
L’autore sa creare personaggi e gesti simbolici e il mondo di cui ci parla non è solo quella piccola porzione di Amazzonia in cui si svolge la vicenda.